Nella giornata di domenica a Pistoia sono stati arrestati due nostri
compagni (tre in tutto) con l’accusa di lesioni e devastazione di un
circolo fascista di casa Pound.
Innanzitutto ribadiamo la totale estraneità degli arrestati a quei fatti
visto che sono stati condotti in questura dopo oltre tre ore dagli
stessi, prelevati da un circolo Arci a poche centinaia di metri da Casa
Pound mentre stavano facendo un’assemblea regionale sul tema ronde.
E’ quantomeno strano che persone che avrebbero compiuto un’irruzione
all’interno di una sede fascista si ritrovino poi tranquillamente a
poche centinaia di metri in assemblea senza preoccuparsi minimamente di
eventuali rappresaglie o interventi delle forze dell’ordine.
Inoltre dalle testimonianze riportate dai giornali si parla di un gruppo
di giovanissimi mentre fra i venti riuniti in assemblea c’erano molte
donne e uomini tutt’altro che giovani.
A parte questa evidenza che smonta a priori la tesi degli inquirenti,
non si capisce poi su quali basi siano stati comminati i tre arresti che
rimangono in ogni caso una misura ingiustificabile per quel tipo di capi
d’accusa.
Probabilmente la presenza di un esponente del PdL all’interno della
struttura al momento dell’irruzione ha fatto si che ci fossero pressioni
politiche sulla questura stessa che per fare venti identificazioni ha
impiegato 12 ore in cui non era nemmeno possibile parlare con chi stava
dentro e nemmeno fornire assistenza medica ad una ragazza che necessita
di una terapia particolare per problemi di salute.
Un atteggiamento di rappresaglia da parte della questura di Pistoia che
non ha mai avuto nei confronti di ben due sedi fasciste che sono aperte
nel giro di un paio d’anni in città: quella di Casa Pound e di Forza
Nuova. Due gruppi di estrema destra che ormai scorrazzano anche in molte
altre città della Toscana, tollerati e spesso coperti da amministrazioni
e forze dell’ordine. La presenza di un consigliere del PdL all’interno
della struttura ne è un esempio lampante.
Al fianco dei tre compagni e di tutti gli antifascisti.
Movimento Antagonista Livornese