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IL PDL ACCUSA DI FILOEVERSIONE GLI ANTIFASCISTI DI POGGIBONSI IN CONSIGLIO COMUNALE

I veri eversivi sono i fiancheggiatori dei fascisti di Casa Pound e Forza Nuova!!! A quanto pare abbiamo un’altra dimostrazione di come in toscana si stia cercando di chiudere la bocca agli antifascisti!!!Oggi il nostro caro PDL, attraverso i suoi consiglieri comunali, presenta all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Poggibonsi una mozione contro l’osservatorio antifascista di Poggibonsi portando come motivazione il fatto che all’interno vi sarebbero delle organizzazioni filo eversive…e chi sono i filo eversivi secondo loro???  Gli antifascisti che si stanno impegnando a monitorare i movimenti dei cosiddetti  fascisti del terzo millennio e denunciare qualsiasi loro iniziativa evitando che venga fatta. Ma chi sono queste fantomatiche organizzazioni filo eversive che si anniderebbero all’interno dell’osservatorio??secondo il PDL sono li CARC nella persona di Alessandro Della Malva e, conseguentemente, il comitato amici e parenti di Alessandro Della Malva!!! Le motivazioni addotte farebbero riferimento ad un procedimento che ha colpito nel 2008 il partito dei CARC finito con non luogo a procedere e ai fatti, ormai noti, di Massa e Pistoia …vorremmo ricordare che all’interno di Casa Pound di Pistoia l’11 ottobre c’era un Consigliere comunale di Pistoia del PDL ….dunque la domanda nasce spontanea….chi e’ filo eversivo? Noi una risposta ce la siamo data…infatti, se due piu’ due fa’ quattro,se ne puo’ dedurre che se i componenti di Casapound durante il processo di Pistoia si sono definiti davanti al giudice fascisti del terzo millennio…allora un Consigliere che si trovava  nella loro sede durante l’assalto dell’11 ottobre e’ filo eversivo per forza dato che un fascista del terzo millennio e’ un eversivo…per bocca della Costituzione Italiana!!!! Dunque come fa’ un partito come il PDL a definirsi antifascista e rispettoso dell’antifascismo mentre frequenta i componenti e le sedi di Casapound e mentre butta fango su un organo importante come l’ osservatorio di Poggibonsi??? Forse perche’ come qualcuno ha detto vogliono solo cani scodinzolanti e adoranti e non cani da guardia???? Pretendiamo che i nostri comuni vengano dichiarati “comuni antifascisti”: nessuna agibilità a chi non si riconosce nei valori dell’antifascismo e della Resistenza!!!Smascheriamo il gioco sporco del PDL che criminalizza l’osservatorio antifascista di Poggibonsi e poi a a braccetto con i picchiatori e gli accoltellatori di Casa Pound e Forza Nuova!!!CAAT SIENA

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IANNONE A SIENA X FESTEGGIARE DUE ANNI DI CASAPOUND

Apprendiamo con preoccupazione dai giornali che Venerdì 4 Giugno Siena non solo si terrà l’ennesimo raduno dei neofascisti aderenti a Casa Pound, ma ospiterà anche il “piccolo duce” del discusso movimento neofascista Gianluca Iannone. Noi non pensiamo che possa essere certo motivo di vanto per Siena l’ospitare un personaggio tra i più noti dell’estrema destra italiana. Qualcuno si chiederà giustamente chi sia questo Iannone, per cui abbiamo pensato fosse utile fare una breve storia della sua “carriera”:-capo di Casa Pound Italia,  i "fascisti del terzo millennio", come amano definirsi i suoi militanti-collaboratore della rivista “L’Occidente” fondata negli anni ‘70 da alcuni reduci della Repubblica Sociale Italiana tra cui il generale Junio Valerio Borghese, ex capo della X° MAS.-direttore di Radio Bandiera Nera "la web radio dei giovani accoliti del duce", come è stata definita più volte.-tra i fondatori della Rupe Tarpea Produzioni, casa discografica indipendente che ha prodotto e produce gruppi come Hobbit, Intolleranza, ZetaZeroAlfa di cui lo stesso Iannone è leader,  gruppi dichiaratamente fascisti, la cui musica rientra nell’alveo del cosiddetto “nazi rock”-noto ai media come organizzatore del raid squadrista compiuto da militanti di Casapound nella sede della Rai nel novembre 2008, per intimidire "Chi l’ha visto?" rea di aver trasmesso immagini sull’origine degli scontri di Piazza Navona in cui militanti del Blocco Studentesco (l’organizzazione studentesca di Casapound) aggredivano a calci e cinghiate altri studenti.-noto alle forze dell’ordine per essere stato condannato in due occasioni, per rissa ad un concerto dei suoi ZetaZeroAlfa e per il pestaggio di un carabiniere a Predappio durante una commemorazione della morte di Mussolini.Per lo spessore del personaggio, per la sua notorietà negli ambienti fascisti, per il suo diffondere messaggi di stampo xenofobo, razzista ed intollerante in genere, per la pericolosità sociale dei testi del suo gruppo musicale inneggianti all’odio ed alla violenza verso il diverso, riteniamo importante informare la cittadinanza su chi sia questa persona e sul tipo di ideologie che diffonde tramite l’associazione Casa Pound Italia. Invitiamo inoltre a visitare il sito http://caatsiena.wordpress.com/estrema-destra/ in cui sono scaricabili dossier sulla storia di Iannone e su Casa Pound.Lanciamo quest’appello alla cittadinanza poiché riteniamo che la conoscenza di queste storie sia fondamentale per comprenderne la natura e l’effetto e di svelarne la pericolosità culturale: nella nostra città, che così recentemente ha visto oltraggiati i simboli della resistenza e dell’antifascismo, riteniamo doverosa una riflessione su questo fenomeno. C.A.A.T. Siena (coordinamento antifascista antirazzista toscano)PCarcCAP Della MalvaPCL SienaSinistra Ecologia e LibertàGiovani ComunistiAssociazione culturale Serpe Regolo

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Venerdì 4 Giugno – PRESIDIO ad AREZZO contro l’assalto israeliano alla Freedom Flottilla

All’alba del 31 maggio la
marina militare
israeliana, in totale spregio del diritto internazionale, ha aggredito,
con un
atto di pirateria, in acque internazionali, i pacifisti
internazionalisti di
“Freedom Flottilla”   numerosi
sono stati  i morti e i feriti. Il Freedom
Flottilla
trasportava aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, stremata da
quattro anni
di guerra e di criminale assedio da parte del governo israeliano, che
l’ha
trasformata in una prigione a cielo aperto.

E’ un ulteriore passo
nell’escalation della
violenza armata israeliana, che, per non mettere in discussione il
regime di occupazione,
apartheid e pulizia etnica, cui è sottoposto da oltre 60 anni il popolo
palestinese, non arretra di fronte a nulla, ora uccide e sequestra i
pacifisti
che trasportano medicinali, farina e cemento.

Il CAAT aretino 
nell’esprimere la propria condanna totale a
questo crimine compiuto contro gli attivisti internazionali,

CHIEDE

 ·        
al governo
e al
parlamento italiano

·        
al
presidente della
regione Toscana,

·        
 al Presidente della Provincia, ai Sindaci di
Arezzo e di tutti i comuni della provincia,

·        
 alle forze politiche e sociali di condannare
con forza questa aggressione, con segni tangibili quali:

  il richiamo dell’ambasciatore di Israele;

 il blocco dei rapporti commerciali e di
interscambio con Israele, uno stato che si muove fuori della legalità
internazionale.

 

INVITA

 tutti i cittadini ad azioni
di solidarietà
con il popolo palestinese e con tutti i componenti della flottilla,
anche con
il boicottaggio di tutte le merci israeliane.

 

VENERDI’
4 GIUGNO

PRESIDIO
DI FRONTE ALLA PREFETTURA DI AREZZO

DALLE
18 ALLE 19.30

 

 

Coordinamento Antifascista
Antirazzista Aretino

Posted in Eventi e iniziative.


SOLIDARIETA’ A CHI LOTTA PER IL DIRITTO ALLA CASA

Il Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano costituito da molte
realtà sociali, politiche, associative presenti sui territori di tutte
le province toscane, esprime la sua solidarietà ai compagni e alle otto
famiglie protagoniste della lotta per il diritto alla casa a Pisa, con
l’occupazione, a metà marzo, di uno stabile da sempre sfitto in via
Marsala, nella frazione di Riglione, e “liberato” eroicamente dalle
“forze dell’ordine” il 26 maggio.

Alla lotta è necessario ricorrere per affrontare la questione casa,
nell’Italia del 2010, tristemente nota a livello internazionale per lo
scempio di ogni legalità urbanistica, fiscale, democratica e civile,
dove un salario medio è tra i più bassi d’Europa e non basta più a
coprire le spese per pagare affitti sempre più alti, dove si muore sul
lavoro come in guerra, dove si entra in carcere vivi per futili motivi e
se ne esce cadaveri, dove la speranza di lavoro si trasforma in
rapporti semi-schiavistici, sempre più regolati dal “frustino” del
datore di lavoro, com’è successo recentemente nei call center Italcarone
di Massa e Arezzo …

La Giunta comunale del sindaco Filippeschi in queste settimane ha fatto
di tutto perché non si arrivasse a una soluzione concordata
dell’occupazione dell’immobile.

I cittadini pisani non debbono lasciarsi ingannare dalle apparenze e
dall’allarmismo diffuso dalla campagna di disinformazione condotta su
tutta la vicenda. Il problema rimane, è enorme come una montagna e
l’Amministrazione comunale volutamente lo ignora e lo aggira:
l’emergenza abitativa, la speculazione che determina un costante aumento
degli affitti e dei mutui. E la speculazione ha bisogno delle case
sfitte perché, se il Comune riconoscesse l’emergenza abitativa
requisendo gli immobili da anni sfitti o abbandonati, farebbe venire
meno un florido business.

La Giunta Filippeschi ha scelto, fin dal suo insediamento, di stare
dalla parte dei padroni, privilegiando gli interessi della speculazione
edilizia (PIUSS, Porto di Marina, cambi di destinazione d’uso dell’area
industriale di Porta a Mare, etc.), delle corporazioni commerciali
(Confesercenti e Confcommercio), della borghesia-bene che abita nel
centro storico, gratificandola con politiche securitarie che farebbero
la gioia di un sindaco della Lega Nord (700.000 euro per le telecamere
piazzate in ogni angolo, assunzione di vigili urbani da trasformare in
pretoriani al servizio della Giunta, ordinanze razziste come quella
contro i mendicanti per impedirgli di chiedere l’elemosina o quella
“antiborsoni” per impedire di lavorare agli ambulanti extracomunitari e
per criminalizzarli).

Per il mondo del lavoro invece aumento della precarizzazione nei vari
settori dell’Amministrazione, esternalizzazioni e conseguente
peggioramento dei servizi all’utente, svendita del patrimonio pubblico,
diminuzione dell’organico per asili, biblioteche, poche risorse per le
integrazioni all’affitto, arroganza contro le rappresentanze sindacali
dei lavoratori.

Oggi il sindaco Filippeschi e istituzioni varie, che si sono schierate
come un sol uomo a protezione di una politica abitativa disastrosa,
utilizzano spregiudicatamente la protesta con cui è stato vivacemente
contestato il ruolo da lui giocato nella vicenda dell’occupazione di
Riglione, per presentarla come un’aggressione alla sua persona, da
proteggere addirittura con la scorta, di vigili, naturalmente! Fanno un
polverone per nascondere la necessità di trovare alloggio alle otto
famiglie che hanno occupato, perché, se avessero trovato un affitto a
prezzi di mercato, non avrebbero avuto i soldi per le rette scolastiche
dei figli o per fare la spesa.

Ma quante famiglie vivono nelle stesse condizioni degli occupanti di via
Marsala a Pisa e dintorni? Per loro il Comune non fa nulla, non
utilizza l’Agenzia Casa per reperire immobili da affittare con
sovvenzione degli affitti, non accelera i tempi necessari al recupero
delle case popolari vuote.

Così, quando si ignorano e si affossano le problematiche sociali, si
finisce con l’affidarne la soluzione all’intervento della polizia e dei
carabinieri; le questioni sociali si fanno diventare questioni di ordine
pubblico; al posto delle politiche sociali si attivano politiche
repressive; famiglie collocate sotto i livelli di sussistenza (anche per
effetto della devastante crisi economica che stiamo vivendo), le quali
non hanno altra via che l’azione diretta per affermare il loro legittimo
bisogno di casa, vengono accusate di praticare l’illegalità.
Come se fosse legale non avere una casa, dove vivere con la propria
famiglia!

Non trovare una soluzione concreta alle otto famiglie significa gettare
per strada loro e condannarne domani alla stessa sorte decine di altre:
una barbarie sociale, che ha aperto la strada alla barbarie dello
sgombero poliziesco. Viva la legalità!


COORDINAMENTO ANTIFASCISTA ANTIRAZZISTA TOSCANO

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NO al concerto nazi degli HOBBIT a firenze il 5 giugno

Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano – Firenze

Firenze e la Toscana sono sempre più
nel mirino dei fascisti

Dopo la provocazione del congresso della cosiddetta Nuova Destra Sociale
in un albergo di Firenze, sventata dalla pronta e ampia mobilitazione
delle forze antifasciste e democratiche, i fascisti continuano a
muoversi:
-a Massa militanti di Forza Nuova hanno incitato allo strupro delle
donne di sinistra perchè osano scegliere l’aborto e l’uso della pillola
RU486;
-a Lucca hanno assaltato una birreria colpendo un giovane che rischia di
perdere un occhio;
-a Vicchio hanno tentato di spaccare la vetrata della sede del Pd e
hanno imbrattato l’edificio con adesivi nazisti;
-nelle scuole e nelle università di Firenze cercano di intimidire e
provocare gli studenti che protestano contro la legge Gelmini.
E questo mentre a Roma fanno la marcetta, a Trento assaltano la sede
dell’Anpi, a Milano vorrebbero sfilare con i loro simboli nazisti, e in
edicola il quotidiano Libero proprone addirittura i discorsi di
Mussolini.

La prossima provocazione programmata a Firenze sabato 5 giugno dai
fascisti de “La Fenice”, un gruppetto dell’estrema destra radicale
dichiaratamente neofascista, è mascherata da festa con concerto di vari
gruppi musicali nazi-rock, tra cui Hobbit , Antica Tradizione, Testudo e
Decima Balder, nel tentativo di catturare e confondere la gioventù.
Non vogliamo che la nostra città diventi una palestra per sperimentare
le provocazioni fasciste, dove questi rifiuti della società possano
esercitare la loro violenza e prevaricazione.
Non si può fare finta di niente, perchè piangere dopo sarebbe troppo
tardi, inutile e anche ipocrita.
La mobilitazione e la vigilanza antifascista va mantenuta alta. Per
questo è necessario che tutte le forze democratiche e antifasciste a
partire dall’ANPI, alle rappresentanze istituzionali, si impegnino per
impedire che sia offesa la città Medaglia d’oro alla Resistenza e nella
difesa della stessa Costituzione.
Mobilitiamoci come abbiamo fatto per impedire lo svolgimento del
congresso di Nuova Destra Sociale.

Nel frattempo chi vuole impedire l’ennesima provocazione può mandare la
propria adesione a:

caatfirenze@yahoo.it

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ANCORA UNA AGGRESSIONE FASCISTA A LUCCA

Sabato 15
maggio presso il birrificio Bruton a San Cassiano di Moriano (Lucca) c’è
stata l’ennesima aggressione fascista.

Verso la
una di notte tre fascisti che si erano presentati all’ingresso del
locale sono stati allontanati dagli organizzatori del concerto che li
avevano riconosciuti, ma prima di andarsene queste carogne hanno
lanciato un bicchiere scheggiato che ha colpito in pieno volto il
compagno Sasha  procurandogli la perdita dell’occhio
sinistro.

Nell’esprimere
al compagno Sasha e alla sua famiglia tutta la nostra solidarietà,
vogliamo denunciare ancora una volta il clima intollerabile che si vive
nella nostra città, visto che gli innumerevoli e continui episodi di
aggressioni fasciste vengono sottaciuti o minimizzati pur di non
sminuire l’immagine ipocrita di questa “ridente” città vetrina.

Botte,
minacce, aggressioni, intimidazioni da parte dei più che noti fascisti,
tifosi dei BullDog etc, a cui il comune di Lucca concede spazi per
concerti e patrocini per iniziative “culturali” che appaiono sempre più
come una copertura politica all’atteggiamento aggressivo di questi
figuri, nonostante le numerose inchieste a loro carico.

Se si è
arrivati al punto che si può perdere un occhio per aver passato una
serata con gli amici dopo una settimana di lavoro, significa che la
situazione è degradata a tal punto che nessuno si può sentire
tranquillo.

Ma se
questo è proprio quello che vorrebbero imporre queste carogne attraverso
le minacce e le aggressioni, dobbiamo reagire per garantire l’agibilità
politica e sociale, denunciando le collusioni e le coperture politiche
di cui godono questi vigliacchi fascisti.

Saremo
vicini al compagno Sasha e invitiamo chi ancora si sente democratico e
antifascista a prendere  una posizione.

Assemblea Spazi Autogestiti

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Comunicato stampa CAAT Siena

Nella
notte tra venerdì  e sabato la
facoltà di lettere di Siena e’ stata letteralmente assaltata da un
gruppo
di  “persone” che hanno tentato per
almeno due ore, prima di entrare e poi di far uscire, i ragazzi che,
ormai da
giorni, stavano occupando la facoltà, per i grossi problemi e le grosse
difficoltà in cui si trova l’ateneo in questo periodo….e più in generale
il
mondo della scuola tutto.

L’occupazione degli studenti di sinistra si stava e si sta
rivelando un iniziativa piena di entusiasmo e di ottimi risultati
ottenuti con
svariate iniziative dibattiti e occasioni di confronto e culturali. Il
tutto in
un contesto pacifico tranquillo e in collaborazione  con
molte realtà, anche esterne, ma
solidali col mondo della scuola e del lavoro. In questo contesto e’
avvenuto
ciò,  che dal nostro punto di vista,
va inquadrato in un attacco di piuttosto chiara matrice fascista.
Diciamo questo
perchè lo schema usato e’ sempre il solito..si recluta un numero
piuttosto
ridotto di persone più o meno riconducibili alla destra militante, si
mandano in
spedizione punitiva con il compito di provocare e, magari, far scoppiare
una
piccola rissa per poi poter usare l’accaduto dimostrando che le
iniziative come
le occupazioni, o più in generale, le proteste di studenti o masse
popolari, non
sono altro che scuse per fare “casino” ….Se questo, come in questa
occasione,
non va a buon fine si riduce tutto ad una “bravata” di un gruppetto di
ragazzi
che aveva alzato un po’ troppo il gomito….noi ci chiediamo…come mai se
l’aggressione viene da destra e’ sempre e solo una bravata?Basta
arrivare in
questura puzzando d’alcool per essere automaticamente giustificati?La
polizia e
la magistratura hanno il dovere di fare in modo che i responsabili, già
identificati, vengano puniti per ciò che hanno fatto e rispondano delle
provocazioni e delle aggressioni di cui si sono resi protagonisti…furto
di un
pc, incendio doloso interno ad una biblioteca  universitaria
con persone presenti
nell’istituto(si può ipotizzare il tentato omicidio?), aggressioni
verbali e
tentativo di sfondamento di un portone…..Vogliamo pensare e sperare che
la
gestione di questa faccenda sia altrettanto solerte e impegnata da parte
delle
forza dell’ordine come lo e’ in altre occasioni…noi staremo qui a
vigilare che i
diritti dei cittadini siano rispettati e che il tutto non venga
archiviato come
una “bravata”, perché questo non sarebbe tollerabile. Non ci possono
essere due
metri e due misure sempre! Siamo stanchi di questi giochetti !!!

Pensiamo che questo evento, come tanti altri sia la chiara
espressione di ciò che sta’ succedendo in Italia  negli
ultimi tempi…queste sono tutte
prove di forza, tentativi di schiacciare e zittire intimorendo chi non
vuole
stare zitto, chi non vuole sottomettersi alla deriva verso cui sta
andando il
nostro paese, chi vuole occupare per protestare e far sentire la sua
voce, chi
vuole manifestare liberamente e chi vuole aggregarsi in comitati
coordinamenti
etc per organizzarsi e combattere questo stato delle cose.

In
questo contesto proprio oggi sabato 8 maggio e’ ufficialmente nato il
CAAT
(Coordinamento antifascista e antirazzista toscano)di Siena. La finalità
di
questo coordinamento e’ quella di vigilare ed agire perché cose come
queste non
succedano più…. e se succedono devono essere prontamente denunciate
assicurandosi che chi si fa’ promotore e braccio del fascismo venga
fermato e
isolato. Non bisogna lasciare nessuna agibilità ai fascisti….nemmeno a
quelli
che si professano benefattori e pacifisti perchè sono tutte maschere,
sono
espedienti per mescolarsi alla gente per poi accoltellarla alle
spalle.

Come
CAAT di Siena vogliamo dare la più sentita solidarietà agli studenti che
hanno
occupato la facoltà di lettere e che,per questo, hanno subito questo
attacco
infame .  Vogliamo dare il nostro
più ampio sostegno e sprono a continuare la loro lotta ancora più
motivati di
prima. Vogliamo siano sicuri di non essere soli in questa battaglia
perché
l’unione fa’ la forza e la solidarietà e’ un arma da usare sempre.

Invitiamo tutti i partiti e le istituzioni cittadine a prendere
posizione pubblicamente su questa aggressione ed esprimere tutta la loro
solidaretà agli studenti!!

CAAT
SIENA

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Foto del 25 Aprile a Firenze

Striscione del CAAT in Santo Spirito

Fascisti su Facebook….

La cacciata di N.D.S.

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Provocazioni a viareggio durante presidio antifascista

Durante il presidio di oggi pomeriggio organizzato in occasione del 25
Aprile dal Comitato Antifascista Antirazzista Versiliese (CAAV) e dal
Comitato a sostegno della resistenza del popolo palestinese, la polizia
municipale si è resa protagonista di una chiara (e stupida)
provocazione. Infatti due poliziotti in borghese ,proprio di fronte al
presidio che si stava svolgendo in passeggiata, hanno sequestrato la
merce ad un venditore ambulante senegalese: pronta è stata la risposta
dei compagni che hanno tentato di impedire il sequestro. A questo punto i
servili e ligi al dovere agenti volevano le generalità di due compagni
per denunciarli per "interruzione di pubblico servizio": ovviamente i
compagni si sono  rifiutati rivendicando la valenza politica del gesto.
E’ un piccolo episodio,sintomatico però di un appesantimento del clima
che si respira anche sul nostro territorio. Denunciamo con forza la
vergognosa caccia all’uomo che si scatena
sulla costa versiliese con l’arrivo della bella stagione contro
venditori ambulanti che cercano solamente di lavorare per vivere: perchè
la polizia municipale non controlla le condizioni di lavoro nei
cantieri navali, dove spesso e volentieri si lavora al nero? perchè non
vanno a controllare i bottegai che evadono le tasse per migliaia di
euro? 
 
Comitato Antifascista Antirazzista Versiliese (CAAV)

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25 APRILE: MAI COME OGGI, RESISTENZA!

I grandi mezzi
d’informazione tacciono
sui gravissimi fatti che avvengono in
molte città, nelle università, nelle scuole, dove si verificano
aggressioni da parte dei fascisti di “Casapound” e “Blocco studentesco”,
di “Fiamma tricolore”, di “Forza nuova” ai danni di ragazzi di
sinistra, di studenti dei “Collettivi universitari” e di altri studenti
“colpevoli” di non essere fascisti.

Il tutto, spesso, davanti a poliziotti e
carabinieri schierati a proteggere gli squadristi neri e, addirittura, a
fermare e portare in caserma gli aggrediti.

 

In Toscana, da ottobre a gennaio sono stati
detenuti in carcere o agli arresti domiciliari numerosi antifascisti di
Pistoia, Firenze e Livorno, vittime di montature poliziesche, di false
testimonianze di fascisti, di accondiscendenti provvedimenti giudiziari
da parte della magistratura di Pistoia, fino alla recente condanna a due
anni di detenzione di un giovane anarchico pistoiese, completamente
estraneo ai fatti di cui era stato accusato
.

 

È evidente che i fascisti sono da tempo
protagonisti di una campagna di aggressioni squadriste, perché,
funzionali come sono al progetto liberticida del governo, possono
contare sul suo sostegno, in particolare su quello del ministro di
polizia, il famoso Maroni, colui che sta perseguitando a man bassa i
migranti e che non fece una piega quando “vigilantes” e fascisti,
capeggiati da un dirigente dell’azienda Eutelia, a novembre aggredirono
in piena notte i lavoratori, da mesi senza salario, che vi si trovavano
da giorni in assemblea permanente
.

 

Mai come oggi, l’antifascismo deve configurarsi come resistenza ai fascisti e alle loro azioni, nonché al
piano del governo, che sta infliggendo al Paese una gestione delle
cosiddette “forze dell’ordine” degna di uno “stato di polizia”; e che si
sta sviluppando con leggi di cancellazione totalitaria degli spazi di
democrazia e libertà, in particolare verso i migranti, trattati con una
legislazione di tipo razziale, qual è il cosiddetto “pacchetto
sicurezza”
.

 

Mai come
oggi
, l’antifascismo deve organizzarsi nei posti di
lavoro come resistenza
ai metodi che la gerarchia aziendale usa sui lavoratori, trattandoli
non come persone e cittadini, ma come sudditi di una dittatura in cui
vige impunito l’arbitrio padronale, mentre il governo sforna leggi che
stanno facendo strage del diritto del lavoro e Cisl, Uil e Confindustria
si accordano su contratti-capestro, a cui la Cgil si guarda bene
dall’organizzare una reale opposizione

 

Mai
come oggi
, l’antifascismo
deve caratterizzarsi nelle scuole come
resistenza alla distruzione governativa della pubblica
istruzione, perché diventi ben altro che un laboratorio progressista di
formazione e di acquisizione di saperi; come
resistenza alla instaurazione, tramite la controriforma
“Gelmini”, di una macchina di indottrinamento finalizzata a fare il
lavaggio del cervello agli studenti, anche cancellando dall’insegnamento
della storia le pagine del fascismo, dell’antifascismo, della

Resistenza partigiana e della Liberazione.

 

Mai come oggi,
l’antifascismo deve impegnarsi sul terreno della controinformazione,
come resistenza
alla manipolazione delle coscienze e delle intelligenze operata dalla
pratica generalità dei mezzi d’informazione, in particolare televisivi,
tutti di proprietà del capo del governo o diretti da uno stato maggiore
di mercenari al suo servizio.

 

Mai
come oggi
, è necessario
attualizzare la lezione politica e culturale, civile e sociale del

25 aprile 1945, come momento culminante a cui approdò la
Resistenza, protagonista del percorso di liberazione dalla
barbarie fascista e nazista
.

 

Coordinamento
Antifascista Antirazzista Toscano

cicl. in pr. Via G.Orsini, 44 FI, aprile 2010; e-mail:
caatoscano@gmail.com

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